“Non si può descrivere l’animo. Non appena lo si osserva, svanisce”
(V. Woolf)
Buon venerdì ✰
Mentre leggevo quella breve sequenza di parole della ‘nostra cara’ Virginia, non ho potuto fare a meno di paragonarla ad un aspetto della quotidiana attività didattica. Alla richiesta che rivolgiamo agli studenti - molto spesso nel primo grado, magari meno nel secondo - di descrivere chi essi sono.
Ho adesso bisogno delle colleghe di Lettere… Possiamo pensare che una scarsa abitudine alla riflessione sistematica sul sé, nell’età in cui le categorie razionali e lessicali si fanno più accurate, si traduca in una difficoltà nel visualizzarsi nel mondo? E quindi nel valutare quale/i delle proprie caratteristiche siano maggiormente corrispondenti ad esso?
Scrivetemi, illuminatemi!
Vorrei mettere subito in chiaro che, come descrizione dell’animo, come esplorazione del “chi sono io”, sto considerando in generale tutta quella attività argomentativa, relativa a qualsivoglia tema, che porta gli studenti a fissare il proprio Sé in azione.
In definitiva, tutta la nostra attività didattica è didattica orientativa!
Non ho utilizzato il verbo ‘fissare’ con leggerezza. Ho voluto infatti giocare con la sua duplice accezione: da un lato, l’osservare con attenzione; dall’altro, il fermare, il bloccare nel tempo o nello spazio.
“Così la mente mia, tutta sospesa,
mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa”
Vado sul sicuro e invoco Paradiso, XXXIII. Mi piace vincere facile!
Già altre volte, qui sulle Lettere, ho - credo - dimostrato che il reale significato della didattica orientativa non risiede nell’aggettivo che è presente nel costrutto lessicale, ma nel sostantivo. Se siamo convinti che insegnare è sempre far muovere verso un significato, allora con quanta maggior frequenza solleciteremo gli studenti a compiere questa traslazione, con tanta maggior efficacia li guideremo a conoscere le modalità attraverso le quali si esplicita il loro essere nel mondo.
Una delle prime Stanze di Valore che ho creato - i percorsi trimestrali di formazione per i docenti - era infatti dedicata alla ricerca del significato. Se ti interessa scoprire le caratteristiche di questo percorso di mentoring, le trovi descritte qui
E allora, tutte le volte che obbligo i miei studenti a mirare fisso un oggetto (un teorema, una struttura biologica o algebrica), sono certa di compiere una didattica che è - in sé e di per sé - orientativa. È orientativa in base alla riflessione che ti ho riportato sul doppio valore del ‘fissare’, ma anche perché ciò che (appunto) viene fissato è il Sé e non l’Io.
Ricordi? Ne avevo già scritto in passato, della distinzione tra la componente radicale, profonda, dell’identità individuale (il Sé) e la sua area invece conscia, razionale, cognitiva (l’Io).
Il processo lungo il quale conduciamo gli studenti - se già non fosse complesso e complicato di per sé - è oltremodo sconnesso perché noi non abbiamo alcun accesso diretto - appunto - a quel retaggio radicale e profondo che è connesso ad ognuno degli apprendimenti degli studenti. Se è vero che l’accesso non è diretto, è però anche vero che più saranno le opportunità che daremo, a loro, di ri-andare al Sé, tanto più forniremo loro gli strumenti per indagare attitudini e talenti.
Insomma, per farla breve, non capirò mai fino in fondo chi sono - e quali possano essere stati i miei ‘capolavori’ (e penso al bellissimo lavoro che sta realizzando Simona Sessini, alias @2kgdiscuola su Instagram) - se rimango ancorato alle informazioni che posso ricavare dall’Io.
Durante lo svolgimento dell’ultimo percorso Orientare: perché?, avevo affrontato infatti anche la necessità che il docente si ponga nelle condizioni di analizzare quale è la radice della motivazione per ognuno degli studenti. Non si tratta di creare un percorso didattico ad hoc né di stravolgere la didattica, ma di programmare e progettare in anticipo un certo qual modo di stare nella propria disciplina.
Oggi ti offro la descrizione di come puoi organizzare la tua didattica in modo che essa si trasformi automaticamente in didattica orientativa, lavorando sulla motivazione dei tuoi studenti!
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