Buon lunedì ♡
Il numero di oggi delle Lettere sarà un po’ anomalo. Un po’ più leggero del solito, perché - come si dice, no? - “quando sei felice, cerca di accorgertene”. Ed io, non solo me ne sto accorgendo, ma voglio anche condividere con te tre eventi, che potrebbero apparire insignificanti a molti, e che invece per me dicono un po’ la stessa cosa. Non soltanto si parlano a livello concettuale, ma sono proprio correlati nel senso causa-effetto.
Evento UNO.
Ieri pomeriggio sono andata in biblioteca a ritirare alcuni libri che avevo prenotato e poi ho approfittato dello scarso pubblico presente per farmi un giretto nella sezione “ragazzi”. I titoli che ho raccolto (il cui numero eccessivo mi ha obbligata a ‘sforare’ anche sulla tessera di mia figlia!) mi servono in vista dell’Evento DUE (che ti racconterò fra poco), ma quando sono poi rientrata a casa hanno iniziato a porre i semi dell’Evento TRE.
Ecco spiegata la relazione causa-effetto.
Evento DUE.
Domani (che è “oggi”, per te che leggi) sarò ospite della libreria La Sartoria Letteraria, a Bresso, e terrò un incontro rivolto a ragazzi e ragazze 10-14. Il tema è un po’ quello che avevo esplorato nel Quaderno dell’Avventuriero: la meraviglia della scoperta e lo studio come scoperta. Quindi mi immagino fare un po’ quello che faccio quotidianamente in classe - alcuni direbbero “la giullare” - ma lo farò rivolgendomi a giovani adulti del tutto sconosciuti; lo scopo sarà lo stesso che dà anche origine alle mie lezioni e alla mia programmazione di inizio anno: dimostrare che… c’è troppa bellezza là fuori per non desiderare andare a scoprirla. Corollario: la scuola dà la possibilità di imbarcarsi in un’avventura simile.
Nei bellissimi spazi (interni ed esterni… dai che domani non dovrebbe piovere!) della libreria svolgeremo alcune attività e leggeremo (tanto) insieme. Non vedo l’ora!
Evento TRE.
Una volta rientrata a casa, ho appoggiato la decina di albi e libri che avevo ritirato nello spazio che, all’interno del mio studio, è dedicato ai titoli che stanno con me solo temporaneamente - quindi quelli della biblioteca - e, come spesso accade, mi sono guardata intorno. Spesso ho raccontato qui di quanto il mio studio sia in assoluto il mio locus amœnus e di come ho provato persino a risiedervi stabilmente per giorni e giorni (Covid fecit!). Il tarlo della classificazione dei miei libri mi agita di continuo, anche se non si tratta di niente di particolarmente originale (Eco e Calasso ne scrissero con godimento!).
Comunque, questa mattina mi sono alzata e il sacro fuoco della ‘libraia-dentro’ è divampato. Sposta di qui, riorganizza di là… Butta (anche, sì, ma non i libri; solo quei miei testi stampati e ormai ingialliti che tenevo con devozione da più di trent’anni e che confido abbiano ancora una copia digitale). Sali su sedie e scalette. Sollecita persino la migrazione degli addobbi di Natale! (devi sapere che il mio studio, proprio per la sua essenza di abitazione-nell’abitazione, ha i propri, personali addobbi natalizi!)
In sostanza, alla fine avevo liberato credo circa 2 metri cubi di spazio abitabile (dai libri, s’intende) e vi ho traslato tutta la sezione dedicata alla linguistica e alla storia delle lingue. Che, se ‘ci conosciamo’ da un po’, sai bene essere la fonte di tutto il mio lavoro di ricerca e con le classi, anche per quanto riguarda le discipline scientifiche.
Infine, pensando a questo momento, nel quale mi sarei messa a scrivere l’appuntamento del lunedì, HO GIRATO PER TE UN MINI-VIDEO del mio spazio del cuore!!!
Lo trovi qui:
(se avessi problemi a scaricarlo, lo puoi guardare anche qui)
E il tuo, di spazio casalingo del cuore, che aspetto ha? Me lo racconteresti?
Un abbraccio e buona settimana ♡
Ma che meraviglioso domino di eventi: brava! E poi questi video sulle librerie altrui, io li guarderei in loop. Se non ci ha pensato ancora nessuno, secondo me puoi andare virale su TikTok.