Buongiorno ♡
Uno degli ambiti che da sempre - intendo nella mia vita da biologa - mi affascinano è l’area delle neuroscienze. Quando iniziai ad insegnare, poco o nulla veniva da essa traslato nella riflessione pedagogica o strategica.
Le cose sono molto cambiate, adesso. È bello osservare che gli esiti o gli stimoli delle più recenti ricerche stiano provando a diventare pratiche nella scuola; ho tuttavia sempre il timore che un tale generalizzato entusiasmo possa poi tramutarsi in un temibile riduzionismo: “se i neuroni agiscono così, allora noi con gli studenti dobbiamo comportarci cosà”. L’individuo (anche dal punto di vista biologico) è talmente complesso da non consentire che ci si possa illudere di definirlo, descriverlo e confinarlo con un unico, ristretto strumento.
Che è un po’ quello che in classe trasmettiamo ai nostri studenti, no? Quanto più allarghiamo l’area di indagine, la qualità delle fonti, la diversificazione dei linguaggi, tanto più la nostra conoscenza dell’oggetto di studio sarà veritiera. Imprecisa, ma veritiera (quanto è bella questa cosa…).
Torno alle neuroscienze…
Uno degli orizzonti educativi che, nel corso degli ultimi anni, la scuola ha scelto (volente o nolente, come si dice, no?) di porsi come traguardo è quello genericamente detto dell’educazione alle relazioni. Che - non so se sei d’accordo con me - significa davvero tutto e niente. Tutto perché qualsiasi modalità ma anche contenuto di apprendimento è interpretabile come relazione di un soggetto con la realtà; niente perché, appunto, qualsiasi modalità ma anche contenuto di apprendimento è interpretabile come relazione di un soggetto con la realtà!
Eppure un aspetto particolare delle neuroscienze può aiutarci a comprendere in modo più significativo quel “tutto e niente”, e di conseguenza sostenere la nostra tensione a non perdere di vista anche quell’aspetto, all’interno della nostra didattica e programmazione annuale (e infatti dovrebbe essere molto di più di uno dei cento progetti messi in agenda a inizio anno dal collegio docenti!
Oggi di questo aspetto voglio parlarti.
Si tratta di un’anteprima del PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLE RELAZIONI, AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀ che partirà tra settembre e ottobre.
Se ti interessa, puoi seguirmi nelle prossime righe…
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