Lettere ad un (giovane) docente

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Lettere ad un (giovane) docente
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Essere adulti

Essere adulti

Esiste un pattern ricorrente?

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Simona B.
dic 07, 2023
∙ A pagamento

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Essere adulti
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Manca meno di un mese a Natale!
Poiché credo nella sostenibilità delle attività e dei percorsi culturali, ho pensato di offrire al 50% del costo gli abbonamenti annuali alle Lettere.
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Spero che questa possa essere l’opportunità per regalarti quelle che desidero essere occasioni di riflessione per tutti gli attori coinvolti nel processo educativo

Buon venerdì sera! ✰

(oggi arrivo veramente tardi nella tua casella di posta…)

La cosa più bella che mi sia accaduta in settimana è stata il dialogo con Sabina ed Eleonora, rispettivamente del Progetto scuola e della redazione libri di Terre di mezzo. 

A proposito, hai sentito che il loro “Ugo e Poppy” ha vinto il Premio Strega nella categoria 6+? Complimenti all’autore Matthew Cordell e a tutta la casa editrice, che lo ha portato nelle nostre biblioteche e librerie!

Mentre mercoledì Sabina, Eleonora ed io ci raccontavamo, per sommi capi, le rispettive vite e visioni, ho avuto la netta sensazione di quanto ampia sia già la comunità educante italiana, benché spesso i diversi attori di essa abbiano scarse occasioni di procedere insieme lungo una stessa direzione.

[Racconterò qui, prossimamente, i passi del percorso che abbiamo immaginato insieme. Non vedo l’ora…]

[confesso che, nella mia sognante valutazione dell’accaduto, ha svolto un ruolo non indifferente il  successivo camminare pensoso nel crepuscolo milanese di un S. Ambrogio ormai alle porte, ritornando sulle parole condivise mentre le pietre della Pinacoteca di Brera restituivano l’ultima luce del giorno…]

(occhi a cuore in via Solferino)

Uno degli aspetti sui quali ci siamo trovate a riflettere è stata la categorizzazione delle età umane. Pensa a quello che trovi infatti indicato, vicino al titolo di un volume destinato all’età evolutiva(*): “0-3 anni”, “young adult” etc. Ma anche, in definitiva, pensa alle ‘nostre’ tassonomie, quelle scolastiche: “scuola primaria”, “primo e secondo grado”...

(*) che poi… l’intero arco dell’esistenza di ognuno è, alla fin fine, età evolutiva !

Mentre ci raccontavamo di albi scritti pensando a studenti della scuola primaria e che si rivelano poi risolutivi per i percorsi educativi dei dodici-tredici anni, mi sono trovata a riflettere su ciò che definiamo età adulta, ad esempio. La mia attività di indagine e ricerca didattica nell’ambito dell’orientamento e della didattica orientativa certamente mi sollecita infatti da anni ad analizzare i confini e le caratteristiche del cosiddetto ‘passaggio all’età adulta’.

In sostanza - al netto delle definizioni legali - potremmo proprio chiederci:

in base a quali criteri affermiamo che una persona sia diventata adulta?

Non trovo affatto che sia una questione di lana caprina, soprattutto per educatori e insegnanti, ai quali è professionalmente richiesto di aver ben presente il panorama evolutivo all’interno del quale si vanno a progettare e situare tutti gli apprendimenti. 

Mi interessa ragionare oggi, insieme a te, su quali traguardi e pensieri costellino l’immaginario prospettico di un ragazzo, di una ragazza, che guardano se stessi stare sulla soglia. 

Nelle società occidentali, il diventare adulti è stato per generazioni associato al binomio ‘matrimonio+figli’, visto per decenni come una pietra miliare in ambito sociale ma che oggi è scivolato molto indietro nella classifica dei futuri e giovani adulti.

Learning to stand alone (titolo di un articolo ormai non più recentissimo, poiché è del 1998) mi sembra possa essere un’espressione che ben definisce i travagli e le aspettative della generazione che, adesso, si sta aprendo all’età adulta.

Che cosa va a costituire, dunque, il panorama mentale di un attuale young adult ?

Il concetto di immaginario trovo che descriva benissimo tale luogo di residenza e di esplorazione, individuale e (perciò) anche culturale, comunitaria. Senza dimenticare il fatto che, sotto molteplici anche se non tutti punti di vista, un soggetto di dieci anni, oggi, può persino rientrare in tale categoria.

  1. un tempo dedicato all’istruzione più esteso rispetto alle generazioni precedenti (con quali emozioni sia vissuto tale tempo, è un’analisi che spesso qui abbiamo compiuto ma che adesso non mi interessa riprendere in mano)

  2. un percorso molto più incidentato verso l’indipendenza finanziaria, l’acquisto di beni immobili etc

  3. una procrastinazione - se non una rinuncia - a matrimonio e figli

Il processo che conduce verso l’età adulta mostra dunque oggi tappe specificamente peculiari rispetto a quello che si poteva osservare una sessantina di anni fa. Eppure, vi sono alcuni schemi psicologici - messi in evidenza dall’attuale ricerca scientifica nell’ambito della psicologia dell’età evolutiva - che ancor oggi vanno a misurare la percezione dell’adultità.

Oggi voglio dunque presentarti queste strutture ricorrenti. 

Come sempre, il mio scopo non è accademico ma fonda sulla certezza che più abbiamo chiari gli estremi delle persone che abbiamo davanti o alle quali ci riferiamo, più saremo in grado di immaginare ed applicare soluzioni per il loro benessere.

Voglio ricordarti che il 6 dicembre è anche uscito il mio secondo e-book, che raccoglie i primi dieci mesi dei Venerdì delle Lettere (anche se, a volte, erano diventati dei sabati…).
Se hai ancora nella Posta Archiviata molte delle Lettere, se pensi di non avere tempo per spulciarle tutte e quindi non hai ancora previsto un abbonamento qui, puoi acquistare direttamente l’e-book che contiene tutti gli articoli del venerdì (dedicati all’orientamento, alla didattica orientativa e al concetto di identità individuale), nella loro forma completa, quella alla quale hanno accesso gli abbonati.
Il costo dell’e-book è di 30 euro.
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