Una combinazione unica di difetti e fatiche
Sono io. Sei tu. (ovvero di ciò che accade in uno spazio di relazione; di maschere e metafore)
Buon martedì ♡
Ma sì, scusa… Non siamo forse - ognuno di noi dico, non soltanto i nostri studenti - un (meraviglioso) mosaico di abilità approssimative, di competenze poco espresse, di desideri dimenticati in un cassetto? E quante volte, pur avendolo aperto, quel famigerato cassetto, ci siamo lasciati vincere dalla poca costanza, dalla delusione di un riscontro insufficiente, dal dubbio di dover anteporre al sogno una concretezza immediata?
Prova a declinare tutte quelle immagini che ti ho suggerito nella figura di un quattordici-quindicenne (o undici-dodicenne? o venti-ventunenne? and so on…) e dimmi se non riesci a metterla perfettamente a fuoco, la sua persona.
Perché ti dico questo, oggi?
In parte perché… ne sono convinta! (e mi sembra un’ottima ragione per parlarne, quindi)
Ma soprattutto perché ci stiamo avvicinando al momento in cui il rubinetto inizierà a sgocciolare, con le ultime verifiche programmate, la scansione degli scrutini fissata, i pensieri “sarebbe da fermare, XY? Sarebbe per lui un’opportunità?”. καὶ τὰ λοιπά…
È il ‘solito’ discorso del limite, no? Del confine, del termine, di ciò che de-finisce. Lo diciamo sempre, ai nostri studenti; nei momenti migliori lo ripetiamo anche a noi stessi, che nessuno è definito dal proprio limite, dal proprio errore. Oggi, tuttavia, lo direi meglio:
ognuno è definito dai propri limiti, perché è nella relazione con essi che prende significato
L’ultimo capitolo del volumetto di Paolo Zanini - Significati del confine - si intitola proprio “Il confine come spazio di pacificazione”.
Ecco, mi piacerebbe oggi provare a riflettere su come potremmo aiutare i ragazzi e le ragazze a leggere i loro limiti come ‘spazi di pacificazione’.
Se ti interessa, puoi accompagnarmi nelle prossime righe…
Il percorso continua per gli abbonati sotto il paywall.
Se desideri leggere pur non avendo sottoscritto un abbonamento (magari vuoi farti un’idea…), scrivimi pure e ti ‘aprirò’ il contenuto!
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Lettere ad un (giovane) docente per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.