Buongiorno ✰
Anche se oggi non è martedì, ho deciso di inserire questo appuntamento nella sezione Cosmografie. La puntata di oggi, infatti, si configura come una VERA E PROPRIA MAPPA!
Come sempre, ti ringrazio per accogliermi nella tua casella di posta e per dedicarmi qualche minuto della tua attenzione.
🌒
«Perché sei qui? Te lo sei mai chiesta?»
(K. Yamada)
“Prof, mi ha messa in crisi già la prima pagina!”
“Prof, volevo ringraziarla. Nelle sue ore andiamo alla scoperta di noi stessi anche quando non parliamo di matematica”
Ci pensi e ti stupisci ogni anno. Che capita una sola ed unica volta: la prima ora dell’ultimo anno di scuola media con una determinata classe.
Vuoi sprecare l’occasione leggendo il regolamento di classe, dato che sei anche coordinatrice? (oggi me lo hanno proprio chiesto e ho risposto che non ci pensavo nemmeno!)
Vuoi irrigidirti nel ruolo e iniziare a correggere i compiti delle vacanze?
Penso al pranzo con Lucia, qualche giorno fa, e al mio commento: “forse lo avrai capito, che sono un po’ anarchica, in classe…” (che poi, cara Lucia, mi sembri bella ‘meravigliata’ e flessibile anche tu!). Sta di fatto che avevo in mente da qualche giorno di iniziare con un’ora di biblioteca/orientamento
Ieri pomeriggio, a partire dal motto che la scuola ha scelto per l’a.s. 2024-2025, ho creato un lavoro da inserire sin da subito nella sezione Orientamento. Sebbene sia dal primo giorno del primo anno che la prospettiva orientativa traccia i contorni della mia didattica, è evidente che a partire dalla seconda media le proposte si fanno più esplicite e rigorosamente dedicate al percorso di accompagnamento degli studenti.
SE TI INTERESSA CONOSCERE CIÒ CHE COSTITUISCE L’OSSATURA DEI PERCORSI ORIENTATIVI CHE PROPONGO (per docenti e per studenti), SCRIVIMI.
Ho deciso di avviare la riflessione utilizzando un brano de L’inventore di sogni, di Ian McEwan.
“A scuola, il problema dei sognatori a occhi aperti, e di poche parole per giunta, è che gli insegnanti, specie quelli che non vi conoscono bene, tendono a considerarvi un po’ stupidi. O se non proprio stupidi, come minimo, tonti. Non c’è nessuno che riesca a vedere le cose fantastiche che vi passano per la testa. Se un insegnante vedeva Peter assorto a scrutare fuori dalla finestra, o bloccato davanti a un foglio bianco, pensava che si stesse annoiando o che non sapesse la risposta al quesito. Ma la verità era ben diversa.”
Scelta un po’ azzardata, direbbe qualcuno. Che immagine di docente vogliamo contribuire a diffondere, suvvia! Il fatto è che bisogna essere anche onesti, ed esserlo anche nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze. Quante volte io stessa ho richiamato all’attenzione X o Y perché si stava distraendo, fissando gli alberi del cortile..?
[dell’equivoco della distrazione avevo scritto a partire da questa vecchia puntata delle Lettere che ti indico qui sotto ↓]
Ho deciso di utilizzare le parole di uno scrittore che, in età adulta, torna sul suo Sé-bambino rinvenendo in esso le tracce anticipatorie di chi sarebbe diventato. Ho scelto il titolo di McEwan perché innanzitutto desideravo la prospettiva di un artista e poi perché ho notato che, nell’età delle medie, gli studenti hanno tanto bisogno di ‘fare pace’ con il loro vissuto. Mi sembra molto interessante per loro che qualcuno di adulto - per giunta uno scrittore! - racconti come chi è diventato era presente in nuce nelle manifestazioni infantili, spesso incomprese dagli adulti.
Gli altri titoli ai quali ho attinto nella creazione del documento e che ho lasciato in libera consultazione in classe sono stati:
Come diventare un esploratore del mondo (ed. Corraini)
Il viaggio (edizioni Terre di Mezzo)
Il mondo ti aspetta (edizioni Terre di Mezzo)
La notte è piena di promesse (edizioni Terre di Mezzo)
Ognuno di essi mi è servito per indirizzare la riflessione in una direzione particolare.
Oggi ti regalo il documento che ho creato.
Si tratta di una proposta abbastanza agile (sono 11 pagine), che può essere svolta in due ore di lezione.
Se ti interessa, puoi seguirmi nelle prossime righe…
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Lettere ad un (giovane) docente per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.