Buon venerdì ✰
Pensi che le Lettere ad un (giovane) docente possano interessare o essere utili ad un qualche tuo collega?
Ti sarei davvero grata se mi aiutassi ad estendere la nostra piccola grande comunità di insegnanti che credono nella possibilità di una rivoluzione gentile della scuola. Ti basta utilizzare il bottone che trovi qui sotto (e potresti ricavarne molti vantaggi anche tu…)
Innanzitutto voglio raccontarti che l’attività di didattica orientativa che ti avevo presentato la scorsa settimana (quella sulla Geometria in seconda media) sta dando dei frutti inattesi. Anche grazie alla mia amica Giorgia, docente di matematica delle superiori (@_laprofdimate_), che mi ha suggerito alcune ulteriori domande di riflessione da proporre agli studenti. Te ne parlerò più avanti.
In settimana, poi, ho scoperto questa risorsa: Untools. La conosci già?
Strumenti per pensare… e già mi piace!
Sfogliando la guida di Untools, che suggerisce la risorsa adeguata per ogni tipo di domanda, ho avuto proprio la riconferma di ciò che può essere (e non è detto che sia sempre, purtroppo) la didattica orientativa.
Ne parlavo già qui, la scorsa settimana:
Dobbiamo necessariamente evolvere la nostra idea (l’idea con la quale siamo ‘cresciuti’, come docenti, specialmente se non siamo proprio dei neofiti) di orientamento. Appunto per evitare di cadere nella trappola di sentirlo estraneo alla nostra figura, addirittura ostile alla nostra attività didattica quotidiana.
Se riusciremo a far slittare il nostro sguardo - nel contempo educando anche le famiglie a farlo - dall’oggetto al metodo (dai contenuti disciplinari al linguaggio), ci si aprirà un ventaglio di risorse che - prima ancora che concederci di assolvere ad un obbligo istituzionale - renderà efficace, significativo e rilevante la nostra azione orientativa con gli studenti.
Prendendo spunto dalla guida che Untools ha realizzato per gli utenti, ti propongo alcune possibilità di percorso ‘orientativo’ (ormai hai capito quanto ampio io consideri questo aggettivo).
Analizziamo quindi alcune situazioni che hanno esplicita ricaduta didattica, in qualsiasi disciplina. Ti elenco quindi diverse immagini di attività didattica, che corrispondono alle plurime direzioni lungo le quali abbiamo intenzione di guidare i nostri studenti.
Risolvere un problema.
Scegliere.
Comprendere una situazione complessa.
Perché, in effetti - se ci pensi - crescere, vivere significa sempre, in ultima analisi, [1] trovarsi di fronte ad un problema oppure [2] dover prendere una decisione o ancora [3] essere in grado di analizzare un sistema.
Rimaniamo nell’area [1].
Ad esempio, gli strumenti che hanno elaborato i tipi di Untools si propongono come risorse a) per evitare il peggior scenario oppure b) per scomporre il problema in sottoproblemi o ancora c) per individuare la ‘scaletta’ risolutiva.
Non ho acquistato alcuna delle risorse digitali offerte dall’azienda in questione (eh no! non sono ancora una ‘influencer della scuola’!), però mi è sembrato molto interessante avere avuto l’occasione di sottolineare alcuni degli archetipi dell’insegnare. Nella fattispecie del contesto orientativo (e riprendendo ciò che scrivevo in apertura), penso che questi archetipi siano le figure alle quali dobbiamo pensare di fare riferimento, quando si tratta di progettare trenta (e più) ore di didattica orientativa, in una classe.
Perché è facile capire che ognuna delle discipline affronta, nella proposta dei suoi percorsi, quei tre cardini di cui sopra. Ognuno di noi fa sì che i suoi studenti si interroghino sulla risoluzione di un problema, sulla necessità di effettuare delle scelte e auspica che essi sappiano sbrogliare la matassa della comprensione.
Allora, invece, di scapicollarsi e arrovellarsi le meningi per “rendere l’algebra orientativa”, attingiamo a piene mani agli snodi metodologici della matematica! Aiutiamo gli studenti a capire che cosa provano (non dirmi che credi ancora che gli apprendimenti siano esclusivamente cognitivi, vero?) davanti ad un’equazione di secondo grado che diventa una parabola; osserviamoli mentre scelgono un percorso algebrico oppure uno geometrico; comunichiamo loro che cosa abbiamo visto. E comunichiamolo in consiglio di classe…
Quante volte è capitato anche a te di usare la strategia dell’inversione, ad esempio?
{Se ne avessi la possibilità, sarei orgogliosa se volessi considerare la possibilità di investire nella mia attività di ricerca e formazione. Oppure per te non è il momento, ma nel caso trovassi utile o interessante ciò su cui lavoro, ti sarei davvero grata se tu volessi condividere la newsletter con qualche amico o collega. Anche con questo piccolo gesto puoi sostenere la mia ricerca e la mia professione. Grazie}
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Lettere ad un (giovane) docente per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.