"Ma io ho sempre creduto che..."
Il potere del malinteso nelle relazioni educative (e nella scuola!!!)
Buongiorno ✰
L’appuntamento di oggi appartiene alla sezione Cosmografie, la stanza delle Lettere dove troverai le mappe che ti serviranno per costruire quei percorsi didattici di ampio respiro dei quali ho spesso scritto: avventure interdisciplinari durante le quali la ricerca del significato fosse predominante, ma soprattutto nelle quali risultasse evidente il desiderio di accompagnare studenti e studentesse ad assegnare valore alla realtà, mettendone in evidenza il rapporto che essa ha con ognuno di loro.
Nelle Cosmografie ti delineerò le tappe del percorso, i punti panoramici nei quali sostare, i bivii che ti potranno permettere di raggiungere altre discipline ed anche le aree ‘pericolose’.
Le mappe saranno ‘disegnate’ a partire da testi che raramente vengono utilizzati direttamente in classe. Per mancanza di sostegno da parte dei colleghi, per pigrizia del dirigente (anche un po’ per pigrizia nostra, a volte…), perché siamo alle prime arme e per mille altre ragioni.
Se ci seguiamo su Instagram, ormai ti sarà ben noto il mio #NONSOLOMANUALI, vessillo dietro al quale mi muovo da sempre e che rappresenta per me il simbolo di una didattica autonoma e pensata.
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Una delle verità sulle quali amo ritornare, nella mia scrittura sulla scuola (e su tutto ciò che vi ruota intorno), è che l’educazione È antropologia. Il che, in poche parole, significa che come incontriamo l’altro, nella relazione educativa, e che cosa decidiamo sia degno (o imperdibile) da trasmettergli, dipende dall’immagine di individuo, di essere umano, che abbiamo creato nella nostra mente, grazie alle nostre esperienze e alle nostre credenze.
Benché non ne abbiamo coscienza, il modo con il quale entriamo e rimaniamo in una relazione, a sua volta è correlato al concetto di malinteso che possediamo.
Oggi voglio dimostrarti perché ritengo che la mia affermazione sia vera e che cosa ne possiamo trarre, e poi applicare, nel nostro ruolo di educatori.
Affronterò la questione da un duplice punto di vista:
il non comprendere i nostri studenti (e il loro non comprendere certe dinamiche scolastiche) è esperienza comune
spiegare un argomento è, in sostanza, chiarire un malinteso
Se ti interessa, puoi seguirmi nelle prossime righe…
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