Quanta verità nel racconto della terra di mezzo. A me piacerebbe tantissimo insegnare alle medie e quando lo dico ad alta voce davanti ad altri adulti di solito vengo guardata con ironia. Secondo me è un periodo fondamentale della vita delle persone e avere degli insegnanti che non li trattano come pedalini è una cosa che può davvero cambiargli la vita.
Anche a me affascina la terra di mezzo, dove tutto è in nuce, dove da bruchi si trasformano in meravigliose farfalle. Cosa possiamo fare noi adulti per non ostacolare questo naturale momento di fioritura? Stare, non fare. Grazie Simona per questa bellissima lettera
Ricordo le medie come un periodo di grande splendore, dove pensavo addirittura “come può andare tutto così bene?!”. Se dovessi trovare uno spunto di miglioramento, ma stiamo parlando di trenta anni fa quindi le cose saranno cambiate, affiancherei di più i ragazzi nel far emergere i loro talenti orientati alla giusta scelta della scuola superiore. Non cedendo così a copiare quello che sceglie l’amico o “suggerisce” il genitore.
Grazie, Luca, per il commento. Sai che temo proprio che le cose non siano cambiate affatto...? E mi sembra di sentire anche 'segnali da lontano' che, invece di lavorare sulla scoperta dei talenti, vogliano convincere i ragazzi(ni) ad adattarsi 'comodamente' nella realtà esistente.
Il passaggio dalle elementari alle medie è stato il passaggio più traumatico della mia vita, che si è portato dietro strascichi per almeno un decennio. Penso che i prof delle medie siano i più importanti ma i meno considerati. Comunque io non ho più voce in capitolo su come vestono i miei figli da quando avevano 18 mesi 😅🤣
Ogni volta che penso a questi passaggi e ai loro rituali, non posso fare a meno di avere nella mente il modo con cui li ha descritti ad esempio Stephen King. Ricordo che ho letto “It” da adulta e mi aspettavo terrore e orrore. Invece trovai nostalgia e consapevolezza…
L’età delle medie mi affascina ancora, come luogo della memoria personale e come potenziale narrativo. Lo ricordo come un passaggio importante, forse il primo attraversamento davvero consapevole.
Quanta verità nel racconto della terra di mezzo. A me piacerebbe tantissimo insegnare alle medie e quando lo dico ad alta voce davanti ad altri adulti di solito vengo guardata con ironia. Secondo me è un periodo fondamentale della vita delle persone e avere degli insegnanti che non li trattano come pedalini è una cosa che può davvero cambiargli la vita.
Grazie per il tuo commento, Carola. Anche a me rivolgono tanto d'occhi, quando affermo che mi trovo benissimo con questi "né carne né pesce" 😄
Anche a me affascina la terra di mezzo, dove tutto è in nuce, dove da bruchi si trasformano in meravigliose farfalle. Cosa possiamo fare noi adulti per non ostacolare questo naturale momento di fioritura? Stare, non fare. Grazie Simona per questa bellissima lettera
Grazie, Giada 🥰
Pensavo proprio a te e al tuo lavoro, mentre la scrivevo...
Ricordo le medie come un periodo di grande splendore, dove pensavo addirittura “come può andare tutto così bene?!”. Se dovessi trovare uno spunto di miglioramento, ma stiamo parlando di trenta anni fa quindi le cose saranno cambiate, affiancherei di più i ragazzi nel far emergere i loro talenti orientati alla giusta scelta della scuola superiore. Non cedendo così a copiare quello che sceglie l’amico o “suggerisce” il genitore.
Grazie, Luca, per il commento. Sai che temo proprio che le cose non siano cambiate affatto...? E mi sembra di sentire anche 'segnali da lontano' che, invece di lavorare sulla scoperta dei talenti, vogliano convincere i ragazzi(ni) ad adattarsi 'comodamente' nella realtà esistente.
Il passaggio dalle elementari alle medie è stato il passaggio più traumatico della mia vita, che si è portato dietro strascichi per almeno un decennio. Penso che i prof delle medie siano i più importanti ma i meno considerati. Comunque io non ho più voce in capitolo su come vestono i miei figli da quando avevano 18 mesi 😅🤣
Ogni volta che penso a questi passaggi e ai loro rituali, non posso fare a meno di avere nella mente il modo con cui li ha descritti ad esempio Stephen King. Ricordo che ho letto “It” da adulta e mi aspettavo terrore e orrore. Invece trovai nostalgia e consapevolezza…
L’età delle medie mi affascina ancora, come luogo della memoria personale e come potenziale narrativo. Lo ricordo come un passaggio importante, forse il primo attraversamento davvero consapevole.
Grazie per questa puntata, Simona 🩷