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Avatar di Maria Rosaria Linardi

Mi sono trovata in contrasto, lo scorso anno, con alcune mie colleghe al momento di "orientare" la mia terza alla scelta per l'anno successivo. Si è venuta a delineare proprio la dicotomia che dici tu. Io semplicemente non mi sono sentita, e non mi sentirei mai con nessuno, neppure più adulto, di dire: "secondo me, tu questo lo puoi fare e quest'altro no".

Si dice che una frase del genere porti in futuro a meno fallimenti e delusioni, ma perché? La delusione e il fallimento fanno comunque parte della vita, e la mancanza di abitudine a delusioni e fallimenti è spesso all'origine di comportamenti violenti e frustrazioni che poi fanno "ammalare". Chi sono io, se pur delegata a educare e istruire una persona, per poter dire a quella persona cosa potrà o non potrà fare nella sua vita futura? Posso affiancarla, non determinarla. Le aspirazioni, i desideri sono il motore fondamentale della vita, possiamo anche essere ridimensionati dal mondo che ci circonda, ma è importante che nessuno ci limiti prima del tempo.

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