Lettere ad un (giovane) docente

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Lettere ad un (giovane) docente
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Non c’è più TEMPO!

Non c’è più TEMPO!

Dove si trovano le radici della crisi nel bambino di 3 anni e dello smarrimento nell’adolescente di 18?

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Simona B.
giu 04, 2025
∙ A pagamento
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Lettere ad un (giovane) docente
Lettere ad un (giovane) docente
Non c’è più TEMPO!
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foto di Age Barros

Buongiorno e buone ultimissime ore di lezione ✰

Bentornato, bentornata, nella sezione Cosmografie per continuare a parlare di cambiamento e delle possibilità che esso offre all’interno di una didattica veramente interdisciplinare, ovvero una che agisca sotto il timone dei concetti e non degli argomenti o delle tempistiche.

Nella prima puntata di questa nuova serie delle Cosmografie, che puoi recuperare qui sotto, avevo motivato la scelta di quello specifico tema in termini di “bisogno e significato”.

Come fare a non temere il cambiamento?

Come fare a non temere il cambiamento?

Simona B.
·
May 26
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E infatti se penso a quale potrebbe essere uno dei bisogni primari di un bambino della scuola dell’infanzia, mi immagino che sia l’accettare l’invecchiamento (dei suoi genitori) come cambiamento; se invece penso al preadolescente, mi viene in mente la possibilità di spiegarsi l’innamoramento come cambiamento.

Non ce n’è… cambiare è un problema, genera crisi.

Da dove e come possiamo dunque partire a definire i confini del cambiamento?

Le ultime Linee Guida (quelle per la didattica STEM) invitano a rendere le discipline STEM il punto centrale attorno al quale far ruotare le altre discipline.

L’interdisciplinarietà deve essere la risposta che la scuola (nello specifico, la didattica) riesce a dare agli studenti per rispondere ai loro bisogni primari. Tra i quali non sono certamente annoverati i principi di equivalenza! La “vera” didattica è in grado di volgere (a volte di stravolgere) gli argomenti disciplinari in esperienze che sono risposta ai bisogni primari degli studenti.

Non a caso, parlando di didattica per concetti, cruciale è la riflessione sulla portata della metafora.

Nel nuovo percorso “La didattica per concetti” ho voluto riprendere ed ampliare ciò che, negli ultimi mesi, ho portato in molti collegi dei docenti con lo scopo di dimostrare come sia possibile (e nemmeno troppo complicato) creare una rete tra le discipline muovendosi tra alcuni concetti chiave, senza snaturare la propria didattica e andando incontro al bisogno fondamentale degli studenti, che è sempre quello di vedersi riconosciuti nella loro interezza.

QUI puoi leggere la scheda con tutte le informazioni. Se ti interessa, scrivimi!

PS Se hai un abbonamento annuale alle Lettere, puoi acquistare il corso scontato del 30%!

Oggi ti propongo di iniziare a ‘scavare’ insieme a me in una delle incongruenze più potenti che accompagnano i nostri studenti, sin dalla primissima infanzia. Da tale incoerenza nasce uno dei BISOGNI fondamentali ai quali abbiamo il dovere di (tentare di) dare una risposta.

Ti presenterò anche una risorsa editoriale ‘non convenzionale’ che può aiutarci nell’impresa.

Se ti interessa, puoi seguirmi nelle prossime righe…

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