Buongiorno e buon venerdì ♡
Questa che oggi ti faccio recapitare nella tua casella di posta è una ‘lettera’ davvero speciale.
[innanzitutto, hai notato che ho cambiato il banner? Cosa ne dici? Ti piace? Volevo qualcosa che mi riportasse alle mie prime ‘prove di scrittura’, lontano nel tempo…]
Scrivere per Lettere ad un (giovane) docente, in questi mesi, è stato un appuntamento atteso e nel quale ho riversato energie che nemmeno pensavo di possedere. Ma scrivere non basta… Ancor più importante è stato ricevere, da chi leggeva le mie parole, i commenti, le domande, magari un semplice saluto. Ogni mail di risposta era un momento di grande gioia, per me. Davvero. Sono una persona tendenzialmente molto riservata, detesto le ‘abbuffate di gente’ e il chiacchiericcio di sottofondo (il terrore per le feste dei tempi delle medie ancora non mi è passato!).
Ciononostante, mi trasformo quando parlo e scrivo di ciò che mi appassiona; e la scuola decisamente lo è.
Scuola intesa come tempo di scoperta, come fiducia nel futuro; scuola come amore per la conoscenza; scuola, infine, come sistema da cambiare (affinché sia per tutti e sempre quello che ho scritto prima).
Ti ringrazio per aver scelto di far parte di questa ‘compagna picciola’ che crede nel potere rivoluzionario di quello che ci accade e che facciamo accadere nelle nostre classi. Il tuo sostegno - con l’iscrizione alla newsletter, la lettura dei post, il fatto che ‘qualcosa’ di quel che scrivo rimaga anche con te - è fondamentale.
Questo è un luogo nel quale mi piace stare, sì. Ho iniziato a scrivere le Lettere dopo una vita trascorsa in mezzo alle parole, davvero. Escludendo la scuola, ci sono stati gli articoli di ricerca, le riviste di didattica, i blogs quando ancora sembravano strumenti alieni…
Lettere ad un (giovane) docente è la newsletter - sebbene questo termine mi soddisfi poco - che, lavorando nella scuola, avrei sempre voluto leggere. E come spesso si dice, mi sono quindi messa a scriverla!
Ogni nuovo articolo descrive la direzione che vorrei tanto fosse l’orizzonte - umano - della scuola. Riflessioni che credevo appartenessero soltanto a me (e che mi facevano sentire un po’ ‘strana’) mi hanno permesso invece di conoscere decine di colleghi straordinari, con alcuni dei quali è nata una vera amicizia, reale e concreta, una condivisione di valori e prospettive.
Alcuni giorni fa, Substack (la piattaforma con la quale sto lavorando e che garantisce tu possa ricevere le mie parole) ha lanciato un nuovo programma - il Subscriber Referral Program - e a me è subito sembrata un’occasione perfetta per poterti ringraziare della tua presenza. Infatti, grazie ad esso, gli autori avranno la possibilità di offrire, in modo molto concreto, qualcosa ai loro lettori.
Non è di poco conto, per l’idea che ho di comunicazione della conoscenza, che Substack sia (ad oggi, certo, ma spero lo rimanga per sempre!) una piattaforma che si frequenta senza algoritmo, senza link di affiliazione, senza pubblicità.
Soltanto un autore e tanti lettori. Adesso, io e te.
Se questa pubblicazione ha modo di ‘funzionare’ lo devo a te e ad ognuno degli altri iscritti o abbonati. Lo devo al fatto che, in qualche modo, sono riuscita ad intercettare i tuoi bisogni e la tua visione.
Se la mia attività di consulente e formatrice procede, lo devo a te, perché qui ho modo di raccontare nel dettaglio (senza le regole dei social) che cosa faccio e perché lo faccio. E lo devo anche alla singola persona che magari, in passato, hai invitato a seguire Lettere ad un (giovane) docente.
Vorrei perciò presentarti il programma di Referral e descrivere che cosa ho pensato di poterti offrire.
Come si partecipa. Semplicemente condividendo Lettere ad un (giovane) docente; ad amici e colleghi che pensi possano sentire risonanza con lo sguardo sulla scuola e sull’insegnamento che qui stiamo - un po’ - rimettendo a fuoco.
Nello specifico, ogni volta che userai il bottone specifico “Referral a friend” (che serve ad inviare il link alla persona che scegli), oppure il bottone “Share” che trovi alla fine di ogni mio post, riceverai un credit per ogni nuova persona che si iscriverà (anche non a pagamento) alla newsletter.
Ricevi i frutti del tuo sostegno. Lo so che può sembrare una specie di ‘raccolta punti’, ma vorrei offrirti davvero qualcosa che penso possa contribuire a rendere ancora più saldo il nostro, che è un rapporto tra professionisti che hanno una visione comune. Ho perciò creato il programma seguente:
Con 5 nuove iscrizioni riceverai uno speciale ‘passepartout’ per conoscermi un po’ meglio: innanzitutto ho voluto raccontarti dove prendono vita gli articoli che scrivo; potrai poi scaricare un lavoro che mi è stato appena pubblicato da un’Università italiana e che costituisce la bozza di un volume che sto scrivendo, dedicato alla revisione del concetto di valutazione .
Con 10 nuove iscrizioni riceverai un mese di abbonamento alla newsletter (e quindi potrai avere accesso anche ai materiali completi del martedì - gli appuntamenti di formazione - e del venerdì - i testi che scovo un po’ ‘in giro per il mondo’ e che mi diverto a trasformare in bozze di attività didattiche)
Con 25 nuove iscrizioni, avrai la possibilità di acquistare una delle mie Stanze di Valore (i miei percorsi trimestrali di formazione che trovi descritti tutti qui) con uno sconto del 30%
Substack ti mette anche a disposizione una leaderboard, una bacheca nella quale potrai seguire lo stato delle tue condivisioni (attraverso il link, potrai vedere quanto ti manca a raggiungere un determinato traguardo).
Come ci diciamo spesso, nel nostro lavoro, ogni nuova sperimentazione potrebbe benissimo essere un fiasco tremendo! Penso che ciò che salvi il processo è lo sguardo che ne è alla radice e la possibilità di fare qualche passo in più nella direzione che abbiamo scelto.
Grazie ancora per esserci, allora! (e spero che questa nuova possibilità consenta di poter creare un legame ancor più saldo con te ♡)
E grazie per voler condividere questo luogo a me tanto caro…
Ti lascio infine qui sotto alcuni ‘momenti’ delle Lettere ad un (giovane) docente che potresti aver perso:
Buona estate!
Ci ‘leggiamo’ lunedì…
Simona